La Piramide del 38° Parallelo, realizzata dall’artista Mauro Staccioli nel 1981, si erge maestosa nell'altura di Belvedere con circa trenta metri di altezza. La posizione panoramica della Piramide offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, abbracciando un paesaggio che alterna colline, vigneti ed uliveti, alle acque cristalline della costa Tusana. Ciò che rende davvero speciale questa piramide è la sua posizione geografica. L'opera è stata collocata esattamente sul 38° parallelo Nord, quella linea immaginaria che dall'altra parte del mondo divide drammaticamente le due Coree. Questa scelta non è un caso, ma rappresenta un messaggio universale di pace e riconciliazione, trasformando un simbolo di divisione in un ponte di unione.
La struttura della Piramide è un tetraedro cavo realizzato in acciaio Corten, un materiale che assume nel tempo tonalità ambrate e rossastre che si fondono perfettamente con il paesaggio circostante. La scelta di questo materiale non è casuale: il Corten sviluppa una patina di ossidazione che lo protegge dalla corrosione, simboleggiando la capacità dell’arte di resistere al tempo.
La piramide è visitabile all’esterno tutti i giorni, mentre l’interno è accessibile solo a giugno, in occasione del solstizio d’estate. Per il visitatore, raggiungere la Piramide del 38° Parallelo rappresenta un’esperienza che va oltre la semplice visita turistica. Il percorso per arrivarci è già parte dell’esperienza artistica, attraversando paesaggi tipicamente siciliani che preparano l’animo all’incontro con l’opera.
La struttura è accessibile tutto l’anno dall’esterno, permettendo di ammirare la sua imponenza e di godere del panorama circostante.
Per chi desidera vivere l’esperienza completa, la visita durante il solstizio d’estate rappresenta un momento irripetibile. L’apertura interna della piramide, accompagnata spesso da performance artistiche e musicali, trasforma la visita in un vero e proprio pellegrinaggio artistico. Per chi visita la Sicilia alla ricerca di emozioni autentiche e di esperienze che vadano oltre il turismo di massa, questa opera rappresenta una tappa imperdibile.
La Piramide viene anche chiamata Piramide della Luce per una caratteristica architettonica che la rende unica al mondo. Una fessura verticale taglia la struttura, permettendo alla luce del tramonto di penetrare all’interno, creando un gioco di chiaroscuri che trasforma l’opera in un vero e proprio strumento astronomico. Questo fenomeno raggiunge il suo apice durante il solstizio d’estate, quando la piramide si apre eccezionalmente ai visitatori per il celebre Rito della Luce.
Mauro Staccioli (Volterra, 11 febbraio 1937 – Milano, 1º gennaio 2018) La sua ricerca artistica si concentra sulla creazione di "sculture-intervento" che interagiscono con il paesaggio, caratterizzate da forme essenziali e materiali come l'acciaio. Famoso per le sue sculture imponenti che circoscrivono con lo sfondamento della materia una piccola, ma significativa fetta di infinito. Le sue opere sono dislocate in vari Paesi Europei, dove sono state sempre ammirate con grandissimo interesse.